
Se c’è una cosa che so fare è partire all’ultimo minuto per destinazioni non troppo lontane o care. Devo dire che la Costa Azzurra non sembra proprio rientrare nella categoria dei posti poco costosi, ma se puoi contare sul divano o il letto di un’amica allora il problema econimico non sussiste (TVB Virgi!!). In più, grazie a Flixbus, andata e ritorno sono 29,98€, quindi non potevo non andarci.
Così, dopo un viaggio infinito all’insegna della nausea (mai leggere in pullman, quante volte devo dirmelo!), il mio primo Uber e una serata/notte di confessioni, aggiornamenti e pettegolezzi con Virgi, il mattino dopo, ovvero martedì 4 giugno, siamo finalmente andate al mare.
Prima tappa, Èze-sur-Mer.
Avrei potuto fare di meglio, ne sono consapevole… …a mia discolpa, in mezzo alle due foto qualcuno stava facendo il bagno mezza nuda
In spiaggia, oltre a noi, ci saranno state massimo sei o sette altre persone, ovvero la mia personale definizione di paradiso. A parte la spiaggia di pietre, dolorose al camminarci sopra, il resto era perfetto: acqua pulitissima e fredda, sole caldo il cui effetto era smorzato dal vento fresco, silenzio e montagne verdi come cornice: il posto perfetto per il primo bagno dell’anno.
Dopo Èze-sur-Mer ci siamo dirette a Èze-Village, il piccolo borgo medievale che si trova a qualche minuto di pullman dalla spiaggia, nelle montagne.
Èze-Village è stato una bellissima scoperta. Le case di pietra, piante e fiori ovunque, i piccoli negozietti e gallerie d’arte, la vista sulle montagne intorno e il mare rendono il borgo uno scenario fiabesco: da un momento all’altro mi aspettavo di girare un angolo e ritrovarmi sbalzata indietro nel tempo, con bambini che giocavano a rincorrersi per le stradine, donne che trattavano con i contadini e mercanti per comprare il cibo, uomini a cavallo o in armatura indaffarati a mantenere l’ordine e proteggere la città e ancora frati scalzi, mercanti, anziani affacciati alle finestre, galline, oche, cani e gatti liberi di scorrazzare per i vicoli…
Abbiamo concluso la giornata a Nizza, con un ottimo buffet in un locale pugliese nella parte vecchia della città: nulla batte gli aperitivi italiani.
Secondo giorno, seconda spiaggia: Cannes!
Mercoledì si è unita a me e Virginia Giulia, anch’essa studentessa in Erasmus a Nizza e cara amica di Virgi. Tutte e tre insieme abbiamo affrontato il lungo viaggio in pullman che unisce le due città per arrivare, circa un’ora e quaranta minuti dopo, in spiaggia.
Devo dire che Cannes mi è piaciuta, ma meno di quanto mi aspettassi: la riva è di sabbia e l’acqua era trasparente e bella, ma molto simile a centinaia di altre città di mare nel resto del mondo. Speravo in qualcosa di più, ma devo dire che l’ottima compagnia, la spiaggia poco affollata e il tempo meraviglioso che abbiamo avuto hanno reso comunque la giornata indimenticabile! Inoltre, abbiamo stabilito universalmente che il miglior pranzo possibile è composto da una baguette 100% francese, prosciutto di Parma e mozzarelline, accompagnato da acqua minerale troppo tiepida per essere dissetante.
Giovedì, ovvero il mio ultimo giorno in Francia, abbiamo fatto ciò che ogni persona in vacanza al mare fa o dovrebbe fare, almeno ogni tanto: un accidenti di nulla. Sono scesa nella spiaggia davanti a casa di Virgi verso la mezza, fatto qualche foto ai cavalloni che si infrangevano sulle rocce, bagno veloce e poi ho letto un po’ in attesa di essere raggiunta da Virgi e Giulia.
Il mio fedele compagno di viaggio
L’ultimo giorno ho avuto un gran colpo di fortuna: onde enormi!! Il mare calmo e trasparente è bello, ma nulla batte nuotare con i cavalloni, buttarsi attraverso le onde enormi, saltare con la schiuma che bagna le spalle e i capelli stile sirenetta dei poveri…
In più, a parte qualche nuvola sporadica, il sole splendeva, un vento leggero ti faceva dimenticare la crema solare (e di conseguenza ti bruciavi tutto il bruciabile), c’era pochissima gente, pizza della sera precedente per pranzo, chiacchiere e risate e tanta pace.
Purtroppo la spiaggia di Nizza è stata l’ultima, almeno per quanto riguarda questa prima parte del viaggio; venerdì, infatti, sono partita per Genova, dove ho passato qualche giorno e visitato Nervi e bevuto un sacco e ho fatto un centinaio di amici nuovi e rivisti altrettanti amici vecchi, ma quella è un’altra storia (che potrete trovare qui sul blog tra qualche giorno). Così, dopo aver fatto le valigie e comprato qualcosa da mangiare durante il viaggio, ho salutato Virgi e Giulia e sono tornata in Italia, sotto la pioggia e attraverso la nebbia delle Alpi Marittime.
Nonostante la corta durata del viaggio e il non aver visitato musei o palazzi a Nizza, sono molto soddisfatta di ciò che siamo riuscite a fare, ovvero praticamente nulla: svegliarsi tardi, abbronzarsi e fare qualche bagno, per poi cenare e restare sveglie fino a tardi a cazzeggiare è esattamente quello che una vacanza al mare dovrebbe essere.
Un pensiero riguardo “Tre giorni di spiagge: Èze, Cannes e Nizza (4-6 giugno 2019)”