A volte compro libri a caso. Il fatto che questo avvenga piuttosto spesso non vuol dire assolutamente nulla, quello che conta è che così facendo scopro un sacco di romanzi fantastici. E’ successo così anche per l’opera di Arto Paasilinna. Ormai mesi fa, mentre ero alla solita Feltrinelli di piazza CLN, vidi dei titoli interessantissimi: La prima moglie e altre cianfrusaglie, Piccoli suicidi tra amici, L’allegra apocalisse…
Decisi di comprarne due in quell’esatto momento, ovvero Piccoli suicidi tra amici e La prima moglie e altre cianfrusaglie. Quest’ultimo, che lessi per secondo, non mi piacque molto, lo trovai troppo lento e noioso. Il primo invece mi entusiasmò dalla prima all’ultima pagina.

Trama
Onni Rellonen, direttore fallito, decide di uccidersi in un vecchio granaio abbandonato. Eppure, una volta sul posto, trova che qualcun altro ha avuto la sua stessa idea; fa così la conoscenza del colonnello Hermanni Kemppainen che salva dall’impiccarsi. I due iniziano così a parlare di se stessi e del suicidio, che in Finlandia è un problema sociale enorme. Decidono così di contattare altra gente nella loro stessa situazione pubblicando un annuncio su un giornale che ottiene una risposta molto più grande e sentita di quanto i due avessero previsto. Dopo aver organizzato una conferenza/seminario sul tema, a cui partecipano moltissimi finlandesi, i due, insieme alla segretaria Helena Puusaari e un gruppetti di persone decidono di compiere il gesto estremo tutti insieme, a Capo Nord. Le cose però non vanno come previsto, e quella ‘gita finale’ si trasforma in un viaggio per l’Europa, nel tentativo di trovare il luogo perfetto per suicidarsi. Ma, come dissi già una volta, le cose difficilmente vanno come previsto, e la conclusione del libro diventa un inno alla vita e l’amore.
Commento finale
Sebbene il tema del suicidio non sia per nulla facile da trattare, Paasilinna ci riesce senza peraltro renderlo offensivo. Il libro infatti narra di un viaggio sia geografico sia personale, descritto con uno stile leggero, divertente ma che induce alla riflessione. Per quanto si possa ridere leggendo questo romanzo, la critica sociale di sottofondo rimane: perché l’uomo sente così spesso la necessità di togliersi la vita?
In un romanzo che si prende gioco della vita e della morte nello stesso modo, celebrando la prima pur parlando della seconda, Paasilinna riesce a tratteggiare un ritratto delicato e meraviglioso della personalità umana in molte sue sfaccettature positive e negative senza cadere nella scadenza e banalità. E’ davvero un libro meraviglioso che consiglio caldamente a tutti: è scorrevole, ben scritto, unico e indimenticabile.
Paasilinna è un grande, hai già letto “Allegra Apocalisse”?
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Non ancora. Me lo consigli?
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Certo, non rimarrai delusa! Ma ti consiglio di cercare una recensione prima, così puoi farti una prima idea!
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Ottima idea, cercare una recensione aiuta sempre molto. In ogni caso, prima di comprarlo, credo lo prenderò in prestito in biblioteca 😊
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