Il meglio e il peggio delle mie letture del 2020 – Ranked | Bookmas 2020 Day 26

L’idea iniziale era di scrivere un articolo per i libri più belli e un altro per i più brutti, ma mi sono resa conto che ho già parlato mille volte di quelli che mi sono piaciuti, sia consigliandoli in vari altri post sia scrivendo articoli dedicati a ognuno di loro. Quindi ho deciso di prendere una decisione diversa rispetto a quella prevista: li metterò in ordine, classificandoli e sforzandomi di dare una motivazione sensata. Non sarà facile per me perché so già che mi sembrerà di tradire i libri, in qualche modo complicato e insensato che la mia mente mi costringerà a pensare, ma voglio provarci.

Partiamo dai libri che ho adorato di più.

8. Persuasione – Nonostante la storia mi sia piaciuta moltissimo, così come i personaggi, credo manchi un pochino di originalità. Alla fin fine, è semplicemente un libro d’amore ambientato nel 1810 circa.

7. Ora e per sempre – Il primo racconto mi è piaciuto abbastanza, ma è il secondo quello che più mi ha colpita e conquistata. Dato che il primo non era altrettanto figo, Ora e per sempre si classifica penultimo tra i migliori.

6. The Old Guard – La colpa qui è solo mia: dato che ho visto prima il film, mi ero fatta delle idee sbagliate su certi particolari, cosa che mi ha spento un pochino (molto poco, promesso!!!!!!!!) l’entusiasmo al momento di leggere il fumetto.

5. Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop – La trama è lenta. Ecco, l’ho ammesso. Idgie e Ruth sono fantastiche, le vicende del caffè pure, ma non mi sono sentita impossibilitata a lasciar perdere il romanzo e leggerlo in un solo fiato, cosa che mi è invece capitata in altre situazioni.

4. Gideon la Nona – Il finale mi ha distrutta. Ho bisogno del seguito immediatamente.

3. Il regno corrotto – Questo è praticamente perfetto, ma devo ammettere che la prima parte della duologia mi è piaciuta un cicinin di più. Sarà perché non volevo abbandonare i personaggi.

2. Sei di Corvi – Adoro le rapine spettacolari stile Ocean’s (lo so, sono ripetitiva) e questo romanzo si merita il secondo posto perché è tecnicamente impeccabile, con personaggi e trama spettacolari.

1. Il Priorato dell’Albero delle Arance – Il Priorato batte tutti gli altri libri perché non solo è perfetto come Sei di Corvi, originale e bellissimo, ma perché è impossibile fermarsi nel mezzo della lettura, perché ha un “cast” di donne forti e ispiratrici come protagoniste, perché è scritto con enorme maestria e infine perché è riuscito a raccontarmi una storia d’amore che mi ha appassionata dalla prima all’ultima pagina, cosa non facile.

Come immaginavo, è stato quasi fisicamente doloroso, metterli in ordine. Ma dopo tanta positività e bellezza, è ora di parlare di robe e libri molto brutti.

8. L’ultimo vero bacio – Un cliché noir dopo l’altro.

7. The girl on the train – Ho odiato la protagonista dalla prima all’ultima pagina e indovinato il colpevole verso la metà.

6. Il postino di Neruda – A parte la scena di sesso con un uovo in un capanno e chiamare i seni della ragazza “mammelle” in tono completamente serio, il protagonista è inquietante.

5. Eclipse – Razzista e sessista.

4. L’invasione degli ultracorpi – Il protagonista è un Gary Stu insopportabile che mette consciamente in pericolo i suoi amici per poter fare l’eroe e sbattersi la ragazza e il finale non ha un briciolo di senso.

3. Novelas ejemplares – So che è stato scritto secoli fa, ma la pedofilia e gli stupri non li perdono mai e in nessun caso. I racconti che meglio ricordo sono quelli di una ragazzina di 13 anni costretta a sposare un sessantenne che la mura viva in casa perché non vuole che nessun altro uomo la veda, ma quando questo accade, lui manipola la ragazza facendola sentire super in colpa e muore, forzandola a passare il resto della sua vita in convento. L’altro invece parla di una donna che viene stuprata, resta incinta, è costretta a fingere che il figlio sia suo fratello, poi finisce per caso nella casa del suo stupratore, lo riconosce e lo sposa, tutta felice e innamorata. Vomitevole e disgustoso. E non ditemi che i tempi erano diversi, perché non me ne frega un beneamato cazzo, queste cose sono disgustose e deprecabili e imperdonabili.

2. Pane cose e cappuccino – Noiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. In più, la protagonista è inutile e piatta e cretina, la storia poco sensata, il gran colpo di scena mal progettato e copre pochissima importanza, quando poteva diventare il centro di un romanzo cento volte più figo. E il messaggio di fondo è: donne, lasciate perdere la carriera per la quale avete lottato tutta la vita per sposarvi con il vostro ex-psicologo-ora-stalker e lasciate che sia solo lui a lavorare e guadagnare soldi per entrambi. Fanculo.

1. 2001 – Odissea nello spazio – Un’altra splendida occasione buttata nel cesso, Odissea nello spazio ha il finale più demente e insensato che abbia mai letto. Partiva così bene, e invece brucia tutte le possibilità che aveva di raccontare una storia filosofica e profonda per parlare di corridoi spaziotemporali che sono obelischi giganti e bambini enormi e potenti come divinità che decidono di fare una grandissima cazzata senza nessun tipo di spiegazione rovinando tutto il processo che aveva fatto il protagonista fino alla pagina precedente. Un orrore.