Libri · Recensioni

Smoke gets in your eyes and other lessons from the Crematory, Caitlin Doughty- Avvicinarsi alla morte in meno di 300 pagine

Che ci piaccia o meno, prima o poi moriremo tutti. Il nostro rapporto con la morte è personale, mutevole, spesso e volentieri più di odio che di comprensione. Ma se riuscissimo ad accettare la nostra fine e, di conseguenza, vivere la vita con pienezza?

Caitlin Doughty inizia a lavorare in un crematorio di San Francisco a ventitré anni, dopo aver passato l’infanzia spaventata ma affascinata dalla morte. È l’inizio di un lungo percorso di comprensione e scoperte personali sulla morte che la donna riporta nella sua splendida autobiografia, per aiutare chiunque legga le sue parole a capire un po’ meglio che rapporto abbiamo con essa e, di conseguenza, con la vita. Con un tono leggero e divertente ma mai irrispettoso, la Doughty racconta le sue avventure e disavventure in crematorio prima e alla scuola da becchino poi (dubito che sia il termine ufficiale, ma non me ne vengono in mente altri), scontrandosi con la visione economica dell’industria funeraria americana e l’opinione della maggioranza.

Perché la morte è temuta, tenuta nascosta, distante dalle famiglie, non capita ed evitata dai più. Il che non ha molto senso, dato che è probabilmente l’unica cosa che ogni essere umano ha in comune.

Attraverso le sue esperienze scopriamo come la nostra società occidentale veda la morte rispetto ad altre culture, passate e presenti; il suo punto di vista privilegiato permette a chiunque legga di capire meglio cosa succede ai cadaveri una volta che arrivano alle agenzie funebri e chiarisce pro e contro di cremazione, sepoltura verde o imbalsamazione.

Smoke gets in your eyes è una lettura magnifica, mai scontata o esageratamente grottesca per il piacere di schifare, anzi; il suo scopo è quello di riavvicinare chiunque legga alla morte sua come idea astratta sia come nostro futuro. Diciamocelo chiaramente: chi di noi ha già deciso cosa succederà al proprio funerale? Volete venire imbalsamati o cremati? Preferite tombe minimal o un mini mausoleo? O volete che la vostra famiglia sparga le vostre ceneri in mare o in montagna? E se donate il vostro cadavere alla scienza cosa succede?

Secondo alcuni questi discorsi potrebbero essere morbosi, inutili o irrispettosi, ma vi assicuro che questo libro è tutto il contrario. Caitlin riesce ad affrontare un tema serio in modo leggero, a tratti divertente e sempre molto coinvolgente e informativo.

Se non siete ancora convinti se questo libro possa fare per voi, date un’occhiata al suo canale di YouTube, Ask a Mortitian: vi assicuro che vi divertirete, scoprirete cose nuove e vi avvicinerete un pochino di più ad accettare la morte. Io, dal canto mio, torno a leggere il suo secondo volume, From Here to Eternity, nel quale Caitlyn gira per il mondo alla ricerca della Buona Morte (di cui parleremo tra pochi giorni, promesso).

10 pensieri riguardo “Smoke gets in your eyes and other lessons from the Crematory, Caitlin Doughty- Avvicinarsi alla morte in meno di 300 pagine

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...