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Miss Ratched si merita di meglio – Qualcuno volò sul nido del cuculo – Rant Review

Ho appena finito di leggere Qualcuno volò sul nido del cuculo e ho un sacco di cose da dire a riguardo. Tutte negative, tra l’altro. Buckle up, perché sono incazzata.

Trama

McMurphy, un giocatore d’azzardo che potrebbe aver stuprato una ragazza e prende tutti a pugni, arriva in un manicomio, controllato dall’infermiera Ratched, e inizia subito a combinare casini. Non rispetta le regole o l’autorità di Miss Ratched (che, lo ammetto, abusa del suo potere), succedono cose (poche) e alla fine succede un casino che porta alla morte di due persone, un tentato omicidio e una fuga. Fine.

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Partiamo dal ritmo della storia, che è praticamente inesistente. La trama si trascina lenta come un fiume di melassa in salita e ci vanno quasi 200 pagine prima che succeda qualcosa di decente, ovvero… una giornata di pesca in mezzo al mare. Un gruppetto di pazienti e una prostituta vanno a pesca, la ragazza viene infastidita da alcune persone che si trovano al porto, nessuno la difende, blah blah blah, tornano tutti al manicomio. Wooooooooooooow. Per le restanti pagine non avviene nulla, fino alle ultime 40 circa, nel quale gli stessi pazienti del viaggio fanno entrare due prostitute nel manicomio (la stessa di prima e una sua amica), si ubriacano, vengono beccati e la storia finisce. In 300 e passa pagine la storia si trascina lentamente ed è stata una sfida completare il libro, proprio perché è tutto così noioso che è impossibile venire catturati dalla trama.

Anche il modo in cui vengono trattate le donne è orribile: le prostitute vengono descritte come oggetti, la moglie di uno dei pazienti pure e anche una bambina di 9 anni, con la quale McMurphy dice di aver perso la verginità a 10 anni, diventa una specie di bambola glorificata.

Per non parlare di Miss Ratched, che a quanto pare ha un seno enorme che cerca di nascondere costantemente, cosa che fa si che venga definita frigida e sessualmente frustrata. Perché si sa, tutto quello che le donne vogliono è soddisfare sessualmente tutti gli uomini attorno a loro. Lo dico chiaro e tondo: ogni volta che veniva nominata una donna mi veniva da vomitare.

Prima di leggere il libro, avevo visto un sacco di gente parlare di Miss Ratched come la villain perfetta, un mostro disgustoso e orribile che tortura chiunque le si avvicini, ma l’unica cosa che la donna fa è mandare avanti il manicomio. E’ vero, la donna probabilmente abusa della sua posizione (e l’elettroshock) per tenere sotto il suo stretto controllo tutti i suoi pazienti, ma a parte quello non fa nulla di male. E’ un angelo? Assolutamente no. E’ l’antagonista per antonomasia? ASSOLUTAMENTE NO. E’ una donna in una posizione di potere, di una certa età, che controlla un gruppo di uomini sotto le sue cure come marionette e che non accetta le avances di McMurphy e che risponde alle sue sfide, ma non è il diavolo, anzi. Eppure tutti nel libro la trattano come la personificazione di Satana; secondo me, la odiano tanto perché la vedono come il perfetto capro espiatorio di tutto quello che succede nelle loro vite, nonché come la rappresentante di un sistema che li fallisce e non li cura come dovrebbe.

E la sua fine è ciò che mi ha fatto più schifo di tutto. Dopo essere stati beccati per il casino combinato, uno dei pazienti si suicida. Miss Ratched lo dice a McMurphy, il quale le strappa la maglia, esponendo il seno a tutti i pazienti e gli infermieri presenti, la strangola e arriva quasi ad ucciderla. L’infermiera perde la sua voce e la sua capacità di controllare i pazienti e viene ridicolizzata e sessualizzata davanti a tutti, cosa che rende tutti quanti felici e convinti di aver vinto e di averla sconfitta. Questa non è una sconfitta, è un abuso e uno sfregio terribile che la donna non si merita affatto.

McMurphy è stato definito come un santo, un uomo che porta ai pazienti la libertà e che dona loro il coraggio, ma la verità è che è un uomo orribile che non segue le regole e che non riesce ad affrontare le conseguenze delle sue azioni. Non è un liberatore, ma un uomo meschino e violento, convinto di essere al di sopra di tutti e di poter rendere ogni donna con cui viene in contatto alla stregua di un oggetto sessuale.

Chiamatemi una pazza femminista, ma sono convinta che Miss Ratched sia resa un’antagonista solo perché è una donna in una posizione di potere rispetto a un gruppo di uomini. McMurphy non è il vendicatore degli oppressi, ma un uomo che non riesce ad accettare di essersi messo in un casino più grande di lui e di aver sbagliato. Ed è lui che si merita di finire come finisce, mentre Miss Ratched si meritava di meglio.

8 pensieri riguardo “Miss Ratched si merita di meglio – Qualcuno volò sul nido del cuculo – Rant Review

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