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The Storygraph, l’alternativa indie e black owned a Goodreads e Bezos

Uso Goodreads da almeno un paio di anni, ma da quando ho scoperto che è parte di Amazon ho cercato più volte un’alternativa meno… capitalistica? Non lo so, Bezos non mi piace e se posso evitare di renderlo ricco usando i suoi prodotti lo faccio più che volentieri. Qualche giorno fa ho trovato la perfetta soluzione, ovvero The Storygraph.

Il video che mi ha fatto scoprire The Storygraph!

The Storygraph (TS da adesso in poi) ha un’idea di base simile a Goodreads: è una specie di social media per lettori nel quale è possibile registrare le proprie letture, recensire libri, seguire le letture di altri utenti e partecipare a sfide di lettura. C’è da dire però che ci sono molti meno utenti sull’app, quindi potreste non trovare tutti i vostri book influencers preferiti che invece sapete per certo siano su Goodreads.

Ma la differenza maggiore (oltre a non riempire più o meno direttamente le tasche del pelato più ricco del mondo) è la cura nei dettagli. Da quando mi sono iscritta ho già visto almeno due o tre cambi nella grafica, piccoli ma utili, e sono davvero felice di vedere come migliora lentamente, sempre tenendo in mente i lettori.

Ma dedichiamo qualche minuto ad approfondire il modo in cui TS funziona.

Quando create un account avrete la possibilità di rispondere a un questionario sui vostri gusti generali. Ad esempio vi chiedono i generi che leggete di più, i temi che preferite, caratteristiche che adorate (tipo libri ricchi di plot twist, autrici donne, tropes come enemies to lovers e via dicendo), ma allo stesso tempo vi chiede cosa non volete leggere o cosa odiate nei libri, come pessima scrittura, personaggi insopportabili e via dicendo. In questo modo, le raccomandazioni di lettura saranno estremamente personalizzate e facili da modificare in ogni momento.

Un altro dettaglio che ho apprezzato moltissimo è la presenza di content warnings. Quando si recensiscono i libri è possibile aggiungere quali temi seri e potenzialmente dolorosi la storia contiene (suicidio, self harm, aborto, violenza sessuale e moltissimo altro) e al momento di cercare nuove letture questi dettagli sono chiaramente evidenziati, in modo da evitare di leggere qualcosa che potrebbe, potenzialmente, causare problemi ai lettori più sensibili.

Se non sapete cosa leggere in un dato momento, potete inserire i filtri e dettagli che volete in modo da avere, ogni volta, il libro perfetto in base al vostro mood, al numero di pagine che volete leggere e molto altro.

Altro particolare molto utile è che è possibile inserire i dati dei libri che avete su GR direttamente su TS esportando la libreria completa, possibilità che vi verrà offerta appena accedete per la prima volta al vostro profilo.

Una volta inseriti tutti i vostri dati e le preferenze, i vostri libri verranno divisi in libri da leggere, libri letti e libri che state leggendo (più DNF), come in GR. Qui non è possibile creare altre cartelle, ma potete aggiungere i tag che volete ai libri. Le cartelle che avevo su GR dedicate al 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021 sono automaticamente diventati tag che comprendo i libri inseriti lì originalmente.

Ciò che più mi piace però è la parte dell’app dedicata alle statistiche.

GR ha solo una statistica annuale che, per quanto adori, è poco per qualcuno che, come me, ha un quaderno dedicato solo a quello. Adoro segnarmi quante pagine leggo, i libri che leggo ogni mese, la media dei voti che do ai romanzi e moltissimo altro, tutti dettagli che GR non ha. TS invece ha un sacco di grafici super colorati che mi piacciono un sacco.

Oltre alle statistiche, TS offre la possibilità di partecipare a innumerevoli sfide di lettura, compresa la classica *voglio leggere tot libri all’anno*, ma anche di crearne altre a cui tutti possono partecipare. Inoltre, parlando di cose che è possibile fare da soli, nel caso non trovaste un libro potete inserirlo manualmente in qualche istante.

Qui vi lascio un esempio di come funzionano le recensioni dei libri: nelle prime slide avete quello che vedrete al momento di controllare un romanzo.

Qui invece vi lascio il modo in cui potete recensire voi stessi un romanzo; una parte permette di rispondere a domande semplici e dirette, un’altra (che non ho inserito perché non ho usato) permette di inserire un testo più lungo e dettagliato.

Unico aspetto leggermente negativo, al contrario di GR e Bookshelf (di cui vi ho parlato qui), in TS non è possibile scannerizzare il codice a barre dei libri per cercarli in fretta. Se il titolo non basta, potete aggiungere a mano il codice ISBN, ma per ora niente scanner.

Detto tutto ciò, ho deciso di smettere di usare GR e mi sono convertita direttamente a The Storygraph: è più bello, pieno di grafici colorati perfetti per il mio inner child e chiaramente da e per lettori appassionati.

Se vi interessa, vi lascio un ultimo video che analizza a fondo GR e come non sia cambiato negli anni, per poi presentare TS e intervistarne la proprietaria e fondatrice. Buona visione e buone letture!

6 pensieri riguardo “The Storygraph, l’alternativa indie e black owned a Goodreads e Bezos

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