Sono anni ormai che mi trascino dietro un’idea che voglio trasformare in un libro; ne ho parlato in varie occasioni e continua ad essere una costante nella mia vita anche quando tutto il resto cambia. Questo futuro libro, che per ora chiamo LPI (sono le iniziali del titolo, che non ho intenzione di rivelare adesso), ne ha passate di tutti i colori: è nato come un sogno a cui si è aggiunto l’A Team, un cast di personaggi apparentemente infinito e tanta altra roba, compresi dei draghi speciali (o almeno mi piace credere che sia così), e infine ne ho scritta una prima versione, ovvero una cinquantina di pagine A4 e 20mila parole per la prima parte del libro. Poi però l’ho momentaneamente abbandonato, perché sia mai che una volta iniziato un progetto riesca a portarlo a termine subito. Comunque, andiamo avanti.
L’estate scorsa ho iniziato a rivalutare la trama: c’erano un paio di cose che non mi tornavano e volevo provare a cambiare la storia e la sorte di una delle protagoniste. Dopo grandi seghe mentali però non sono andata da nessuna parte e di nuovo ho accantonato il progetto, fino a qualche settimana fa, quando ho stravolto tutto, strapazzando le protagoniste e incasinando infinitamente la trama. Il risultato finale mi piace davvero moltissimo e ha anche dato vita a due possibili storie parallele, ma queste ultime modifiche sono nate grazie a un libro preciso, ovvero Fantasy Map Making.
Questo volumetto, disponibile solo in inglese, è una guida passo per passo su come creare una mappa fantasy realistica e credibile. A partire dal nostro mondo, l’autore analizza come funziona la Terra per dare consigli e spunti su come creare il proprio mondo, scendendo nei dettagli e usando leggi scientifiche e logiche. Era un tema che non avevo mai considerato ma che ho scoperto essere fondamentale, nonché davvero divertente da trattare.
Così, leggendo e prendendo appunti, ho creato una mappa per il mondo in cui il mio libro è ambientato. Sono partita da zero, dalle placche tettoniche, e ho aggiunto pian piano tutti i dettagli necessari, ovvero continenti e oceani, catene montuose, laghi, fiumi, città, foreste, deserti e luoghi magici. Mentre disegnavo la mappa ho accantonato il libro e tutto il resto, concentrandomi solo e soltanto su quello che stavo disegnando; così facendo ho creato un mondo che mi ha sorpresa moltissimo ma che mi piace davvero tanto. E ora l’isoletta del libro, che prima era l’unica cosa che avevo immaginato, è in un angolo, in alto a sinistra, mentre il centro del mondo è occupato da un grosso continente che non ho ancora esplorato nei dettagli.
Una volta stabilito il mondo, la trama a confronto mi è parsa semplice e fin troppo ristretta. Così l’ho rivista con calma e ho incasinato tutto, aggiungendo pericoli, creature e viaggi in lungo e in largo, fino a raggiungere un risultato che considero davvero fantastico. Al momento sto scrivendo altro, ma non vedo l’ora di poter esplorare il mio mondo nuovo con le mie protagoniste.
Sono davvero felice delle scelte che ho fatto in questo periodo e sono fermamente convinta che Fantasy Map Making mi abbia davo un aiuto enorme nel rendere la mia storia molto più intrigante. Se anche voi state scrivendo un libro, provate a dare un’occhiata al sito o a questa guida, sono convinta che possa essere utile a tutti. E’ anche facile e veloce da leggere, basta una conoscenza basilare dell’inglese. Io vado ad aggiungere dettagli al mio continente inesplorato: ho messo una cosa nel centro che non so assolutamente come influenzerà le storie ma che non voglio cambiare perché è un’idea geniale.
uh sembra un libro interessante!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Per me è stato fondamentale! È molto facile da leggere ma davvero pieno zeppo di informazioni e consigli utili
"Mi piace"Piace a 1 persona