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Follia di Patrick McGrath mi ha un po’ delusa

La prima volta che sentii nominare Follia di Patrick McGrath fu da un’amica che l’aveva apprezzato molto, anni fa. Me lo raccontò tutto, da cima a fondo, ma man mano che il tempo passava io mi sono dimenticata la trama. Così verso dicembre l’ho comprato e ho deciso di leggerlo per la prima volta, avendo ormai scordato tutto quello che mi era stato detto.

La storia segue Stella, moglie di uno psichiatra, che inizia a tradire il marito con Edgar Stark, paziente condannato dopo aver ucciso e mutilato la moglie. La relazione tra i due è travolgente e, quando Edgar riesce a scappare, porta Stella su una strada che cambierà la vita di tutte le persone coinvolte. Il narratore della storia è Peter, un altro dottore del manicomio e amico di Stella e suo marito Max.

Personalmente, la prima cosa che mi ha allontanato dalla storia è proprio la scelta del narratore. Peter parla soprattutto di Stella e le sue emozioni, ma questa scelta crea una distanza tra esse e il lettore: se la narratrice fosse Stella o ci fosse un narratore onnisciente, le emozioni sarebbero molto più di impatto sul lettore. In questo modo invece ci arrivano “di seconda mano”, limate dal giudizio di Peter e dai suoi commenti su come tutto andrà a puttane. Lo so già che andrà tutto male, basta leggere la trama per saperlo!

Vista la distanza tra chi legge e i personaggi, anche quando accade il grande colpo di scena non sono rimasta sconvolta come avrei voluto. Ho avuto la sensazione che le emozioni piatte e quasi inesistenti di Stella riflettessero le mie verso la trama, lasciandomi piuttosto indifferente a una situazione in realtà orribile.

Altro problema è la prevedibilità della storia. Qui, lo devo ammettere, la colpa potrebbe essere mia: magari a livello subconscio ricordavo più o meno la direzione delle cose. Ma anche se non me l’avessero raccontato, non sarebbe stato difficile prevedere le scelte dei personaggi: sono tutti depressi, in preda alle loro emozioni, convinti che le storie d’amore che li coinvolgono siano il centro di tutto, quindi non è complicato immaginare cosa succede se queste storie non hanno modo di svilupparsi come vorrebbero loro.

Forse la colpa è mia, forse no, ma sta di fatto che Follia non mi ha fatto impazzire (wink wink). Allo stesso tempo però è facile capire perché alla gente piaccia; è una storia torbida e complessa, che rivela gli angoli oscuri del desiderio umano. Solo, per me lo fa con troppo distacco.

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