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Clienti assolutamente normali pt. 2 – Quella delle mani sporche

Qualche giorno fa ero al lavoro: era un pomeriggio tranquillo e stavo pulendo delle verdure (credo, potrei aver rimosso esattamente quello che stavo facendo) con della musica in sottofondo che si univa al dolce suono delle casse del supermercato e i pensionati che si lamentavano delle loro anche. Stava andando tutto bene, poi ho visto con la coda dell’occhio una cliente che si avvicinava. Ed è nata la seguente conversazione:

  • Lei: “Ho le mani sporche.” – senza salutare, senza dire nulla. Dritta al punto.
  • Io: “Se vuole c’è il bagno in fondo a sinistra.” – perché si sa che il bagno è sempre in fondo a sinistra
  • L: “Eh no, lì non c’è mica lo strofinaccio per asciugarsi.”
  • “È già andata?”
  • “No ma so che non c’è.”
  • “Se vuole può chiedere l’igienizzante al punto accoglienza.”
  • “Eh no, non voglio.”
  • “Io comunque la pizza gliela do con della carta attorno, quindi…”
  • “No, sono andata sul tram tutto il giorno, ho le mani sporche. Vabbè, prendo la pizza la prossima volta.”
  • “……okay?”

La mancata cliente se ne va. Io resto molto, MOLTO perplessa. Perché ha fatto tutto lei: mi ha detto che aveva le mani sporche, ha ignorato i miei suggerimenti per pulirle, poi se n’è andata. Poteva semplicemente guardare le pizze, fare il suo ragionamento in silenzio nella sua testa e andarsene, ma no, ha sentito il bisogno innato di dirmi che non aveva le mani pulite.

Grazie, signora, per questa sua confessione; la conserverò nel mio cuore. E la racconterò più o meno a tutti perché mi fa morire dal ridere.

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