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Libri fighi che ho letto quest’anno – da gennaio a giugno

Mi sto rendendo conto solo adesso che quest’anno ho parlato molto meno di libri rispetto a quelli passati. Il che è una cosa orribile, terribile, orripilante, quindi recupero adesso. Eccovi una lista dei libri che ho letto nella prima parte dell’anno e che mi sono piaciuti di più.

  • Murderbot – I diari della macchina assassina. Non ho ancora finito la serie ma so che è decisamente tra le mie preferite: Murderbot (il personaggio) è davvero unico e ben costruito e le avventure in cui finisce rapide, intriganti, intelligenti e ben costruite.
  • Gli spiriti ritornano a Seung Sai è ambientato in un Far West magico davvero bello e la trama unisce intrighi e magia con maestria (e spiriti incazzati). Una lettura che mi ha piacevolmente colpita e che secondo me potrebbe benissimo diventare una serie. Altro particolare che mi è piaciuto moltissimo è la complessità del cattivo e il suo tirapiedi, molto più grigia e ambigua che in altri casi.
  • The Tea Dragon Tapestry perché è semplicemente bellissimo da vedere e dolcissimo da leggere.
  • I casi di Vannina Guarrasi (devo ancora leggere l’ultimo però…) li ho letti dietro insistenza dei miei genitori, che li hanno divorati a ritmi davvero inaspettati per loro. Sono contenta di averli ascoltati perché le storie di Vannina&Co. sono davvero belle e ben fatte.
  • Mirstborn Era 2 (anche qui mi manca l’ultimo… ho paura però perché so che quando lo leggerò piangerò come una fontana), ovvero Alloy of Law, Shadows of Self e Bands of Mourning.
  • The frugal wizard’s handbook for surviving medieval England di Sanderson, ovvero una storia di viaggi tra dimensioni e nel tempo, lotta per l’indipendenza, magia strana, un maghetto disegnato ai margini che incontra draghi ed eroi e Loki in forma diversa dal solito.
  • Tress of the Emerald Sea, sempre di Sanderson e parte del Cosmere, ovvero la storia di una ragazza collezionista di tazze che decide di salvare il giovane di cui è innamorata salpando su un mare di spore che, al contatto con l’acqua, diventano germogli enormi e incontrollabili. Al suo fianco poi c’è l’immancabile Hoid (anche se… diverso) e un topolino parlante.
  • Il castello errante di Howl, che non avevo mai né letto né visto. Ho rimediato a entrambe le mancanze e ne sono molto felice: il film è bellissimo ma guardare solo quello non spiega del tutto la complessità della storia e i personaggi. Il libro è indimenticabile, divertente e pieno di trame secondarie che non vedo l’ora di approfondire con i prossimi due libri della trilogia.

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