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Libri MEH: Una pedina sulla scacchiera & L’invasione degli Ultracorpi

Tra i vari libri letti in queste prime settimane di agosto ce ne sono un paio che mi hanno delusa abbastanza; per fortuna gli altri mi sono piaciuti, ma oggi voglio concentrarmi solo su quelli che non mi hanno convinta. Se siete interessati ad essi, forse vi conviene non continuare a leggere l’articolo, dato che ci saranno un po’ di spoiler vari, altrimenti buon proseguimento!

Partiamo da Una pedina sulla scacchiera, di Irène Némirovsky.

La quarta di copertina mi prometteva la storia di un uomo qualunque, un impiegato figlio di un magnate dell’acciaio caduto in disgrazia che, dopo la morte del padre, trova del materiale che potrebbe usare per ricattare alcuni degli uomini più in vista del paese. Figo no? Si potrebbe discutere a lungo sulla moralità dell’essere umano, su cosa siamo disposti a fare per denaro, sulla linea di confine tra giusto e sbagliato… E invece no.

Il protagonista è sfiduciato, non ha interessi (oltre forse alla cugina, che è anche sua amante. Argh.), mal sopporta la moglie e odia il figlio e non ha nessun piano per il suo futuro. Non gli importa un cazzo di nulla o nessuno, il che potrebbe renderlo interessante, ma la verità è che anche gli altri personaggi sono altrettanto svogliati e inutili, come se fossero tante copie del protagonista con un altro nome e basta, quindi le sue seghe mentali e il pessimismo mi hanno rotto le palle fin dalla seconda pagina, dato che le vediamo riflesse in tutti. La storia del possibile ricatto viene risolta in uno o due capitoli, senza tanti pensieri e riflessioni: niente drammi morali, nulla di nulla. Va più o meno così: lui trova la busta, ci pensa per mezzo secondo, ne parla alla moglie, lei dice di lasciar perdere e lui lo fa. Fine. Il resto del libro parla della tensione con la cugina, ancora innamorata di lui, sebbene entrambi siano sposati con altre persone, poi lui cerca di uccidersi, fallisce e muore una settimana dopo perché la ferite è infetta. The end. Una delusione. Certo, potremmo analizzare la sua apatia e ricavarne una riflessione sulla condizione degli uomini negli anni ’30, il capitalismo e l’effetto che ha sugli esseri umani e blah blah blah, ma la verità è che è una grande noia con personaggi insopportabili.

L’invasione degli Ultracorpi, di Jack Finney, parla di una cittadina che viene lentamente invasa da alieni che prendono il posto degli abitanti del luogo e solo quattro di loro se ne accorgono e cercano di combattere/scappare/resistere. Ma il protagonista, Miles, sembra più interessato a sbattersi il suo primo amore, Becky, al punto che, dopo varie “fughe” dai cattivi non ha problemi a usare gli altri due amici come esca e restare solo con lei. L’intera scena non ha senso all’interno della storia, non è una scelta logica (se il cretino si fosse fermato a pensare per mezzo secondo, si sarebbe reso conto che stava mandando gli amici incontro al pericolo, invece no), sembra una povera scusa creata dallo scrittore per mettere i due innamorati contro il mondo e balle del genere, dato che avevano già scopato prima.

Insomma, una volta rimasti soli, i due riescono a scappare e dare fuoco ai “baccelli” che contengono gli alieni, convincendoli così a lasciar perdere la conquista della Terra, perché “gli uomini sono troppo ostili e guerrieri temibili” o qualcosa del genere. Bitch. Please. Gli alieni sono dei cretini per farseli scappare così facilmente, ma non puoi dirmi che ti basta un fuocherello e qualche morte per decidere di abbandonare un pianeta intero dopo milioni di anni a vagare nello spazio in cerca di una nuova casa. L’atmosfera da b-movie degli anni ’50 ci sta anche, ma L’invasione degli Ultracorpi è del ’54, stesso anno in cui uscì Io sono leggenda e quest’ultimo è mille volte meglio, quindi l’epoca lontana in cui venne pubblicato non scusa il fatto che L’invasione sia mal scritto e ancora peggio pianificato.

Spero davvero che i prossimi libri che leggerò saranno meglio, perché voglio qualcosa che mi piaccia e mi intrighi davvero, sono stanca di letture mediocri.

8 pensieri riguardo “Libri MEH: Una pedina sulla scacchiera & L’invasione degli Ultracorpi

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